Massimo picco
in lattazione
Protocollo
Hilltop
Il gusto dell'ambizione
Il protocollo Hilltop supporta la fase di post-parto delle vacche, contrastando il bilancio energetico negativo. Lavorando con uno specifico integratore liquido nei primi 30-45 giorni di lattazione, il protocollo consente di incrementare notevolmente le produzioni al picco di lattazione, agendo sui volumi ma anche sulla qualità stessa del latte.
Protocollo Hilltop
Il gusto dell'ambizione
Il protocollo Hilltop supporta la fase di post-parto delle vacche, contrastando il bilancio energetico negativo. Lavorando con uno specifico integratore liquido nei primi 30-45 giorni di lattazione, il protocollo consente di incrementare notevolmente le produzioni al picco di lattazione, agendo sui volumi ma anche sulla qualità stessa del latte.
Il nostro protocollo lavora su due obiettivi:
Ridurre il bilancio energetico negativo
Massimizzare fertilità e produzioni
Questo protocollo è fondamentale proprio perché all’inizio della lattazione gli animali hanno un’ingestione ridotta rispetto al loro fabbisogno energetico per la produzione di latte. Questo deficit comporta una maggior quantità di NEFA mobilizzati, i quali oltre ad alterare la quantità dei follicoli, aumentano il rischio di chetosi e compromettono la piena funzionalità del sistema immunitario. Hilltop è la risposta ideale in questa fase per ridurre al minimo il bilancio energetico negativo, tipico del post-parto.
ACQUISIZIONE
DEI DATI
GESTIONALI DELL’ALLEVAMENTO
ANALISI METABOLICHE
E COMPARAZIONI
STESURA
DELLE AZIONI
DI PREVENZIONE
E/O CURA
VISITE DI CONTROLLO
IN STALLA CON SPECIALISTI
MONITORAGGIO
ELEMENTI DI BASE CHE OGNI ALLEVATORE
DEVE CONSIDERARE PER LA SUA PRODUZIONE
Questo protocollo consente di apportare alti livelli energetici senza creare ingombro a livello ruminale. L’assorbimento dei precursori del glucosio apportati, nel rumine e conseguentemente nel fegato è molto veloce, evitando così un ulteriore appesantimento di quest’ultimo, e favorendo una maggior lattogenesi.
TRANSIZIONE DI SUCCESSO SIGNIFICA FLESSIBILITÀ METABOLICA
Per far si che avvenga una transizione di successo è necessario che l’animale raggiunga una flessibilità metabolica tale da consentirgli nel post-parto la mobilizzazione di calcio, glucosio, NEFA e BHB2.
INFIAMMAZIONE E PRODUZIONE DI LATTE
L’infiammazione nel post-parto tende a limitare la biodisponibilità del glucosio, precursore del lattosio, fondamentale per la produzione di latte. Per combattere l’infiammazione sono necessari 1000 gr ogni 24 ore di glucosio. Mentre per produrre un Kg di latte sono sufficienti 72 gr.
METABOLISMO DEL GLUCOSIO
Nell’immediato post-parto per far fronte all’inizio della lattazione, l’organismo tende a diminuire la sensibilità all’insulina ed a limitare l’assorbimento di glucosio da parte dei tessuti. Il fabbisogno energetico di questi ultimi è soddisfatto principalmente dall’ossidazione di NEFA e corpi chetonici circolanti, mentre il glucosio ed i suoi precursori vengono convogliati alla produzione di latte.
Per prevenire le patologie e le disfunzionalità metaboliche legate al periodo di transizione, purtroppo non è sufficiente la corretta alimentazione se non accompagnata da analisi preliminari e di monitoraggio, unite ad una efficace gestione complessiva di quanto previsto nella fase.
Lo facciamo con un approccio unico: raccolta dei dati in allevamento, analisi metaboliche del bestiame, comparazione con dati di aziende di tutto il mondo per definire eventuali interventi e monitorare l’andamento del vostro allevamento.
Per prevenire le patologie e le disfunzionalità metaboliche legate al periodo di transizione, purtroppo non è sufficiente la corretta alimentazione se non accompagnata da analisi preliminari e di monitoraggio, unite ad una efficace gestione complessiva di quanto previsto nella fase.
Lo facciamo con un approccio unico: raccolta dei dati in allevamento, analisi metaboliche del bestiame, comparazione con dati di aziende di tutto il mondo per definire eventuali interventi e monitorare l’andamento del vostro allevamento.
